Il metodo Marion Gluck: curarsi con gli ormoni bioidentici
Da circa 20 anni la Clinica Marion Gluck di Londra cura le donne con ormoni bioidentici.
Oramai la Comunità Scientifica di tutto il mondo è concorde nell’affermare che le donne in menopausa, TUTTE, devono proteggere il proprio corpo ed assumere terapia ormonale dopo la menopausa.
La Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) prevede una assunzione per bocca, con conseguente assorbimento gastrico ed arrivo sul fegato. Il fegato deve produrre delle speciali proteine di accompagnamento per questi ormoni sessuali sintetici, perchè sono SIMILI man non UGUALI a quelli che l’organismo produceva prima della manopausa.
Queste proteine si chiamano PROTEINE DI ACCOMPAGNAMENTO DEGLI ORMONI SESSUALI e sono prodotte proprio dal fegato che aumenta tutta la sua produzione di proteine, di tutte le sue proteine. La maggior parte delle proteine del fegato è rappresentata dai Fattori della Coagulazione e questo è il motico per cui c’è un aumento del RISCHIO TROMBOTICO in quelle donne che assumono ormoni sintetici.
La Terapia Integrativa con Ormoni Bioidentici (BHRT) non aumentato il lavoro del fegato in quanto questi ormoni sono riconosciuti come ESATTAMENTE uguali a quelli che il corpo produceva fino a prima della menopausa e che continua a produrre anche se in quantità molto bassa.
La BHRT restituisce una quantità di ormoni sessuali al corpo della donna e allontana i sintomi da carenza ormonale ma soprattutto protegge il corpo della donna dagli effetti negativi della carenza di questi ormoni.
Dr.ssa Marion Gluck
Madre della terapia con ormoni bioidentici per la cura della menopausa
Cuore - Ossa - Cervello
Con la riduzione dei livelli di estrogeni, le donne in menopausa diventano più suscettibili a sviluppare malattie cardiovascolari.
Gli estrogeni, infatti, sono tra i principali ormoni che proteggono il cuore e i vasi sanguigni.
Comprendere come questi cambiamenti ormonali influiscano sulla salute cardiaca e quali misure adottare per prevenire problemi cardiaci è fondamentale per preservare il benessere a lungo termine.
Durante la fase riproduttiva, gli estrogeni giocano un ruolo cruciale nella protezione del sistema cardiovascolare. Questi ormoni femminili aiutano a mantenere i vasi sanguigni flessibili, favorendo la loro dilatazione e migliorando il flusso sanguigno. Inoltre, contribuiscono a regolare i livelli di colesterolo, promuovendo l’aumento del colesterolo “buono” (HDL) e riducendo il colesterolo “cattivo” (LDL), che può accumularsi sulle pareti delle arterie, causando aterosclerosi.
Con la menopausa, il calo di estrogeni riduce questi effetti protettivi, esponendo il cuore a maggiori rischi. Gli studi dimostrano che, dopo la menopausa, il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, come l’infarto o l’ictus, aumenta significativamente. Tuttavia, questi cambiamenti non devono essere visti come inevitabili: ci sono diverse strategie che le donne possono adottare per preservare la salute del cuore durante e dopo la menopausa.
Gli ormoni sessuali sono in grado di influenzare l’attività delle principali cellule del tessuto osseo, osteoblasti, osteociti e osteoclasti, in modo da stimolare la formazione di nuovo osso e inibirne il riassorbimento.
Quando gli estrogeni vengono a mancare bruscamente, come succede dopo la menopausa all’interno dell’osso, si verifica uno squilibrio con una prevalenza dei fenomeni di riassorbimento e una perdita netta di osso. Tutto ciò espone la donna al rischio di osteoporosi e di frattura.
Quando iniziare la terapia ormonale
Secondo il pensiero e le Linee Guida Marion Gluck il periodo di operatività, cioè il momento in cui si consiglia di iniziare la terapia ormonale, va dall’ultima mestruazione per 10 anni.
Ci sono donne che continuano ad avere una piccola secrezione ormonale pur non avendo più il ciclo mestruale e che avranno meno sintomi delle altre. In questo caso bisogna considerare la presenza di sintomi più o meno specifici da carenza ormonale. Si può iniziare anche più tardi, valutando paziente per paziente.
Il momento migliore per iniziare la terapia ormonale è quando la donna inizia a manifestare le prime alterazioni del ciclo mestruale.
La cosa ottimale sarebbe accompagnarla dolcemente in menopausa senza alcun sintomo e con la massima protezione su cuore, ossa e cervello.
Perché alcuni medici prescrivono compresse ed altri creme?
Ci sono 2 metodi per impostare la terapia con ormoni bioidentici.
Il metodo americano converte i dosaggi della classica terapia ormonale sostitutiva di sintesi in compresse o capsule da assumere per via orale. Spesso tali dosaggi sono troppo alti per la maggior parte delle pazienti e successivamente vanno ridotti e personalizzati.
Il metodo Marion Gluck prevede la somministrazione transdermica (cioè attraverso la pelle), a meno di rare controindicazioni ad essa. I dosaggi partono subito dall’analisi accurata degli esami del sangue di ciascuna paziente e si cerca di assicurare un buon compenso ormonale partendo da dosi piccole via via a salire.
L’obbiettivo del metodo Marion Gluck è somministrare la minima quantità di farmaco possibile tale da garantire la copertura dai sintomi e la protezione degli organi.
La somministrazione transdermica assicura che il fegato non sia minimamente coinvolto e questo azzera il rischio trombotico.
Perchè non si sente parlare della terapia con ormoni bioidentici?
I medici non hanno più tempo di studiare, e gli aggiornamenti scientifici obbligatori per essere sempre al corrente delle novità in campo medico vengono fatti solo tramite gli informatori delle case farmaceutiche.
Per legge, non è possibile brevettare qualcosa che esiste in natura. Essendo esattamente uguali a quelli prodotti dal nostro corpo, gli ormoni bioidentici non possono essere brevettati.
Questo vuol dire che nessuna casa farmaceutica ha il diritto esclusivo di poter produrre ormoni bioidentici. Il risultato è che le case farmaceutiche, principali strumenti di diffusione di aggiornamenti scientifici nella comunità medica, non hanno interesse a promuovere una terapia con farmaci che non possono produrre e commercializzare: non ci guadagnano niente!
È possibile passare dalla terapia ormonale con ormoni sintetici a quella con ormoni bioidentici?
Ci sono molte ragioni per cui i pazienti potrebbero voler passare dalla terapia ormonale sostitutiva (TOS) alla BHRT, cioè la terapia con ormoni bioidentici.
I pazienti hanno la possibilità di cambiare immediatamente, il che riduce il rischio di ricomparsa dei sintomi perché l’assunzione ormonale non si interrompe mai. Il nostro organismo non si accorge del passaggio tra ormoni sintetici e ormoni bioidentici: i sintomi della menopausa non possono comparire!
In alternativa, i pazienti che ricevono un trattamento senza estrogeno possono interrompere il trattamento in corso per 6 settimane prima di essere rivalutati e iniziare un nuovo regime di trattamento.
Sono disponibili diverse forme di farmaci bioidentici BHRT, tra cui creme, gel, pastiglie e capsule. Lo stile di vita e le preferenze del paziente possono influenzare la forma più appropriata da prescrivere. Quando si prescrivono farmaci BHRT, è necessario considerare l'efficacia dei diversi metodi di somministrazione per ciascun ormone e gli effetti collaterali associati alle forme di farmaco.
Poiché la pelle e i capelli sono entrambi bersagli dell'azione ormonale, il BHRT topico in combinazione con altri principi attivi, può essere efficace per alleviare i sintomi dell'invecchiamento e il calo dei livelli ormonali, come la pelle secca e la caduta dei capelli.
Ad oggi, la terapia con ormoni bioidentici è l’unica soluzione per il benessere delle donne e la protezione a lungo termine su ossa, pelle, apparato cardiovascolare e sistema nervoso.
Non è una scelta: è un dovere per tutte le donne.
Mi chiamo Cristina Lenzi, specialista in Medicina Interna e ho conseguito un Master di 1 livello e uno di 2 livello presso la Clinica Marion Gluck di Londra.
Vi aspetto per iniziare subito la terapia con ormoni bioidentici!
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Medyca è un servizio medico gestito dalla Dr.ssa Cristina Lenzi, che serve pazienti tramite uno studio a Siena, e in videochiamata da tutta Italia.
La Dr.ssa Lenzi, specialista in Medicina Interna con un Master di I e II livello presso la Clinica Marion Gluck di Londra, è tra i pochi medici in Italia esperti nella terapia BHRT, e specializzata alla prescrizione di terapie con ormoni bioidentici.
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